mercoledì 7 novembre 2012

Dita di strega salate



Queste dita di strega  per la loro forma da brivido sono indicate per la festa di Halloween .
Esiste una versione dolce ed una salata. Io ho preferito quest'ultima per utilizzarle come antipasto avvolgendole con delle fette di prosciutto cotto.
Sono simpatiche e buone, sfiziose e tutti ne rimarranno piacevolmente " terrorizzati"

Ingredienti
(per circa 15 dita di strega)

150 g farina
60 g burro
1 tuorlo
1 cucchiaio di lievito
2 cucchiai di parmigiano
sale
acqua q.b. per impastare
mandorle per fare le unghie





Impastare tutti gli ingredienti e formare dei bastoncini  ,  le dita appunto,  lunghe circa  8 cm. Praticare dei taglietti formando   le pieghe  in prossimità delle falangi . Applicare  sull'estremità del dito  la mandorle  che fungerà  da unghia,  facendo pressione .
Sporcare il tutto  con un po' di ketchup per rendere l'effetto  mostruoso, come se fossero sporche di sangue!
Rivestire la placca da forno con carta forno e appoggiarvi i le dita distanziandole tra loro  e  cuocere  in forno caldo a 180° per 10 minuti circa.
Appena iniziano a prendere colore togliere dal forno e farle raffreddare.
Noterete che qualche mandorla non vuole stare al suo posto quindi potete usare  della maionese come  collant per fermarla .
Buon appetito!

Curiosità

"Secondo la leggenda, gli spiriti erranti di chi è morto durante l'anno tornano indietro la notte del 31 ottobre in cerca di un corpo da possedere per l'anno successivo.I Celti credevano che questa magica notte tutte le leggi fisiche che regolano lo spazio e il tempo venissero sospese, rendendo possibile la fusione del mondo reale e dell'aldilà.Per non essere posseduti, i contadini dei villaggi rendevano le loro case fredde e indesiderabili spegnendo i fuochi nei camini e rendevano i loro corpi orribili, mascherandosi da mostri gironzolando tra le case per far scappare di paura tutti gli spiriti che incontravano e non farsi riconoscere. La festa di Halloween venne portata negli USA intorno al 1840 dagli emigranti irlandesi che fuggivano dalla carestia di patate che aveva colpito la loro patria"

 "

Perdere una persona amata è una solitudine terribile, ma non aver mai perduto nessuno è una solitudine ancora più terribile.
Romain Gary

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